La Città Metropolitana di Torino, i partners e il gruppo di lavoro costituito dai Consorzi Socio-Assistenziali Con.isa, CISS di Pinerolo e ASL TO3 nel quadro del progetto INTERREG PITER CUORE DELLE ALPI – Cuore Solidale, finalizzato a migliorare l’accessibilità ai servizi sociali in aree montane e disagiate, realizza l’analisi dei bisogni sociali attraverso il metodo Future Lab un metodo partecipativo basato sull’ascolto, che riflette sui limiti del presente e su come si possa affrontarli in un’ottica di visione futura (segue dettaglio).
Seminario di avvio progetto “Il futuro oggi”
MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE 2019, ore 10-16, Bussoleno SALA CONSILIARE, Via Traforo 62
Interventi degli studiosi di futuro Vincenza Pellegrino, Filippo Barbera, Alberto Robiati
Evento aperto alla cittadinanza
Informazioni e prenotazioni entro il 15/11:
Diaconia Valdese – Giovani e Territorio
giovanieterritorio@diaconiavaldese.org, 0121/91318
FUTURE LAB – IL METODO
Il Future Lab fa parte di quel tipo di metodi partecipativi basata sull’ascolto, che riflettono sui limiti del presente e su come si possa affrontarli in un’ottica di visione futura.
Questa metodologia è stata ideata dal tedesco Robert Jungk nel 1987 e viene molto utilizzata nei Paesi del Nord-Europa per la pianificazione e il miglioramento dei servizi al cittadino.
Si suddivide in tre fasi.
1° sessione: CATARSI – “Cosa potrebbe accadere nel futuro se procedessimo nello stesso modo?”
Si esprimono le critiche e le emozioni negative sul presente, attraverso forme espressive. Si condividono paure e timori reali e si cominciano a delineare le posizioni delle diverse persone. Si catalogano le diverse paure e si chiede ai partecipanti di dare ad esse un ordine di rilevanza.
2° sessione UTOPIA – “Cosa succederebbe se riuscissimo a realizzare i nostri desideri?”
Si riformulano le critiche in una dimensione positiva e utopistica, con l’idea che, collettivamente, le paure individuali possano essere superate. Si sviluppano idee creative capaci di raccontare visioni positive del futuro.
3° sessione: TRANSIZIONE – “Quali azioni bisognerebbe mettere in pratica al fine di realizzare la nostra utopia?”
Si dà concretezza alla seconda fase, cercando di tradurre l’utopia in realtà.
Analizzando possibili ostacoli e opportunità del presente, si individuano le azioni concrete che possano condurre al futuro positivo immaginato nella seconda fase. Le proposte risolutive individuate diventano materia di confronto con i decisori politici.