Torino, 9 settembre 2019 – Più di mille famiglie seguite dalle aziende sanitarie e da una squadra di Associazioni, Onlus ed Enti non profit che rappresentano le comunità di parte del territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta con un preciso obiettivo: occuparsi non solo del paziente malato di cancro ma anche dei suoi cari, specie se i bisogni psicologici, assistenziali e sociali si sommano all’angoscia della malattia. Il PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI IN AMBITO ONCOLOGICO ha già raggiunto risultati importanti, ma punta a fare ancora di più, con la decisione di istituire in Piemonte e Valle d’Aosta la GIORNATA REGIONALE DEL PROGETTO e una campagna di sensibilizzazione con due testimonial d’eccezione appartenenti al mondo del food per rafforzare il progetto nelle due Regioni e per estenderlo a tutto il territorio del Piemonte.
Importante novità è l’istituzione della GIORNATA REGIONALE del Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito Oncologico, prevista per il 26 SETTEMBRE. Una giornata che mira a puntare i riflettori sul Progetto con una campagna di sensibilizzazione sempre più incisiva ma che ha anche lo scopo di fare il punto sui risultati ottenuti e rilanciare l’azione in vista di nuovi obiettivi.
Nato su iniziativa della RETE ONCOLOGICA PIEMONTE VALLE D’AOSTA, il Progetto si rivolge alle persone per le quali la presenza della malattia tumorale ha significative conseguenze anche sulla vita familiare: i minori per cui il malato è una figura di riferimento, le persone anziane sole o per le quali il paziente oncologico era una fondamentale assistenza, come per chi ha problemi economici, di integrazione, disabilità che vengono peggiorati dalla nuova condizione familiare. Il Progetto è presente nelle province di Asti, Biella, Torino e da poco Aosta, con le locali ASL che coordinano gli interventi delle dodici associazioni operanti sui territori. Nel 2018 sono stati assistiti 1.067 nuclei familiari, 735 dei quali presi in carico durante l’anno, con il 55 per cento di casi in cui erano più di una le fragilità da affrontare contemporaneamente.
Per fare ancora di più e soddisfare ancor più bisogni, la giornata del 26 settembre serve anche a chiedere l’aiuto dei cittadini. Succede con la distribuzione del GRISSINO, un alimento buono per una buona causa che è divenuto il ‘simbolo’ della raccolta fondi a favore del PPFF messo in campo da tutte le ASL e relative Associazioni, Enti e Onlus collegato sul territorio del Piemonte e Valle d’Aosta. Non un semplice grissino ma un alimento buono e sano: no farina bianca ma farina non raffinata; no strutto o altri grassi se non olio extra vergine di oliva; nessun conservante e un sacchetto di carta da 250gr. Il grissino è stato scelto come simbolo del progetto sia per la sua origine piemontese, più precisamente Torinese, ma anche perché nella sua fragilità contiene qualcosa di buono che nutre e sostiene così come il progetto vuole essere.
Altra importante novità è la decisione di scegliere quali testimonial della propria campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, due rinomati chef Piemontesi. Si tratta, appunto, di
GIOVANNI GRASSO E IGOR MACCHIA che, da oltre 20 anni, sono protagonisti del panorama gastronomico piemontese, ma non solo! Titolari di ‘La Credenza’, stella Michelin dal 2006, di San Maurizio Canavese (TO), ‘Casa Format’, il RistOrto di Orbassano e ‘SP143 Pizzeria Contemporanea’ di Tetti Valfrè, i due cuochi metteranno a disposizione professionalità, creatività e sapienza culinaria declinando la propria arte e passione a favore del Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito Oncologico.
A presentare le novità legate al Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito Oncologico, la conferenza stampa in programma GIOVEDI’ 19 SETTEMBRE, alle ore 11, presso il CIRCOLO DEI LETTORI, di via Bogino, n. 9 a Torino. Ordine del giorno della conferenza stampa, il seguente:
Presentazione della I Giornata Regionale di PPFF, celebrata nelle organizzazioni non profit e nelle aziende sanitarie in cui si sviluppa il progetto sotto il coordinamento della Rete Oncologica;
Presentazione dei testimonial del progetto: chef Igor Macchia e Giovanni Grasso, che si inseriscono nell’ambito della campagna “un cibo buono, per una buona causa”;
Presentazione del Grissino, protagonista indiscusso della campagna PPFF nonché strumento di raccolta fondi comune a tutte le realtà (ASL e relative Associazioni e Onlus territoriali) legate al progetto in Piemonte e Valle d’Aosta.
Relatori:
Dr. Oscar Bertetto, Direttore Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta: presentazione di PPFF e del suo forte legame con il mondo del food. Il cibo come veicolo fondamentale di prevenzione contro il cancro. L’istituzione della Giornata Regionale PPFF del 26 settembre;
Dr.ssa Silvana Sabbaa, Coordinatrice del Nucleo Direttivo Progetto Protezione Famiglie Fragili della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta: evoluzione di PPFF, attivazione dei nuovi servizi ed organizzazione dei gruppi di coordinamento all’interno della Rete Oncologica.
Giovanni Grasso e Igor Macchia, chef e testimonial: Motivazione della loro adesione e collaborazione con il PPFF.
COS’ È il PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI IN AMBITO ONCOLOGICO
Il Progetto ‘Protezione Famiglia’ nasce a cura della Fondazione FARO di Torino per offrire risposte concrete ai bisogni delle famiglie che si trovano ad affrontare la malattia oncologica e, in alcuni casi, la morte di un famigliare. Nel 2002 diviene un Progetto della Rete Oncologica Piemonte Valle d’Aosta: Progetto Protezione Famiglie Fragili (PPFF), che inizia ad estenderlo alle ASL delle due Regioni. Il Progetto si rivolge in particolare alle famiglie nelle quali sono presenti elementi di fragilità e che sono per questo particolarmente vulnerabili nel periodo della malattia, al momento dell’eventuale morte del malato e nella successiva fase di elaborazione del lutto.
Sono considerati elementi di fragilità: la presenza di bambini o giovani adulti; la presenza di altri membri colpiti da patologia organica o psichiatrica, da disabilità e/o grave disagio, da tossicodipendenza o etilismo; l’appartenenza a nuclei ristretti e isolati, costituiti dai soli due coniugi, spesso anziani, o impoveriti dalla malattia; l’appartenenza a minoranze sociali con difficoltà di integrazione linguistica e culturale; la presenza di recenti esperienze traumatiche o di perdita.
Il Progetto accompagna le famiglie attraverso una rete di supporto psicologico, sociale ed assistenziale migliorando la qualità di cura del paziente e supportando l’intero nucleo familiare fragile.
OBIETTIVO
Costruire una rete di supporti psicologici, sociali, educativi ed assistenziali, mirati al sostegno delle famiglie fragili che affrontano l’esperienza della malattia tumorale sia direttamente che indirettamente; tali supporti hanno l’obiettivo di integrare e supportare il malato e i suoi familiari nell’ambito del percorso di cura.
A CHI È RIVOLTO
Il Progetto è rivolto alle famiglie in cui uno dei componenti sia stato colpito da patologia oncologica, sia nelle fasi delle cure attive, che nella fase terminale della vita.
Dipartimento interaziendale ed interregionale
Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta
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