Mediazione Culturale & Vademecum per la scuola dell’infanzia

17 Mag 2021

Un incontro digitale, aperto a tutt*, per raccontare cosa si è realizzato all’interno dell’azione di Supporto alla genitorialità nell’ambito del progetto ‘Io Sto Bene Qui…in Montagna!’

Torre Pellice, 14 maggio 2021 – Lunedì 24 maggio alle 17 è in programma un evento online dedicato all’azione 4.b del progetto ‘Io Sto Bene Qui…in Montagna!’, finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, il cui soggetto capofila è il Comune di Torre Pellice.

Il CISS – Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali di Pinerolo –  si è occupato dell’azione di mediazione culturale (4.b) che ha assunto concretezza nell’ambito di una cabina di regia alla quale hanno partecipato alcune insegnanti della scuola dell’infanzia degli IC Comprensivi di Luserna San Giovanni e Torre Pellice,  il Servizio Inclusione della Diaconia Valdese, i coordinatori del progetto.

A partire dall’incontro e dal confronto tra i partner, è maturata l’idea di scrivere un Vademecum in cui si racconta come funziona la scuola dell’infanzia nei due istituti comprensivi.L’obiettivo sta nell’agevolare la collaborazione fra le famiglie e la scuola.

‘Il Vademecum realizzato all’interno del Progetto “Io sto bene qui… in Montagna!” ritengo che sia un’importante iniziativa dal punto di vista informativo e inclusivo, che ha visto la collaborazione di diverse realtà del territorio – dichiara il Dirigente Roberto Beccaria dell’IC di Torre Pellice.

Un modo di operare che mi auguro possa essere riproposto in un’ottica di potenziamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche’.

‘Il Vademecum – afferma la Dirigente Corbi dell’IC di Luserna San Giovanni– è la dimostrazione che la Scuola può essere davvero inclusiva a tutto tondo: l’accoglienza delle famiglie non italofone passa anche da questo strumento che non solo semplifica la comunicazione delle procedure amministrative proprie di un’Istituzione scolastica ma la rende fruibile a tutti perché tradotta in diverse lingue, superando barriere linguistiche e ideologiche. E poi, la grafica, così accattivante e colorata, rispecchia in pieno ciò che deve rappresentare la Scuola per le famiglie: un luogo piacevole, allegro ed accogliente: come sentirsi a casa propria!’

Il documento è stato redatto rispondendo a semplici domande che aiutano le famiglie a comprendere meglio il patto tra insegnanti e genitori: cosa fanno i bambini e le bambine a scuola, come ci si comporta e l’elenco dei moduli.

Il lavoro di redazione del Vademecum ha significato individuare e semplificare, in prima battuta,  i contenuti per poi procedere alla traduzione del testo in 8 lingue: cinese, arabo, francese, inglese, portoghese, rumeno, turco, spagnolo. La scuola è il principale contesto nel quale si gettano le basi per il processo di integrazione; un’informazione più efficace con le famiglie migranti dovrebbe facilitare l’incontro fra mondi diversi. La collaborazione con i Servizi Inclusione della Diaconia Valdese ha significato acquisire un punto di vista diverso e mettere in discussione l’idea che sia sufficiente un servizio di ‘interpretariato’; la possibilità di avere gratuitamente il supporto del mediatore culturale è finalizzata a sostenere uno scambio paritario tra famiglia e scuola.

‘La mediazione linguistico-culturale è uno strumento di fondamentale importanza per permettere alle famiglie straniere residenti sul territorio di interagire con maggiore facilità con la scuola, di familiarizzare con il suo funzionamento e costruire così un rapporto di fiducia, fornendo al tempo stesso un sostegno concreto agli insegnanti nella comunicazione con i genitori che presentano background culturali differenti – afferma Lorenzo Boulard della Diaconia Valdese Valli e continua – La mediazione consente di ridurre le barriere linguistiche e culturali che i genitori ed i bambini possono incontrare durante il loro inserimento nell’ambiente scolastico locale, che viene così percepito come maggiormente inclusivo e attento ai loro bisogni specifici’.

A coordinare gli interventi tra scuola e mediatori culturali c’è il CISS: il servizio sociale in genere è più conosciuto per la sua funzione assistenziale e riparativa che riguarda anche i bisogni e le necessità delle persone migranti. Le difficoltà di interfacciarsi con le istituzioni, con la burocrazia, con il sistema scolastico risultano ancor più complesse per il migrante.

 ‘Questo progetto ha messo a disposizione risorse importanti per realizzare azioni a valenza preventiva – affermano Massimiliana Peis e Luana Boaglio, Assistenti sociali del CISS -. A partire da un approccio che mette al centro il benessere di un territorio/di una comunità, il servizio sociale ha cercato di intervenire su diversi livelli senza limitarsi al supporto individualizzato sulla situazione problematica. L’azione ha previsto, infatti, anche un’offerta formativa per il corpo docente gestita dall’associazione di etnopsichiatria ‘Frantz Fanon’ di Torino, la sperimentazione di un affiancamento del mediatore nella fase di inserimento dei bambini alla scuola dell’infanzia, la sua presenza in alcune riunioni con i genitori etc. E’ una dimensione del lavoro dell’assistente sociale che non è così conosciuta ma nella quale crediamo molto perché una comunità nella quale ci sono buone relazioni, dove ci sono confronti, anche intensi, è una comunità resiliente e generativa. Gestire al meglio le risorse è una precisa responsabilità: è per questo che abbiamo pensato di mettere a disposizione di chi lo riterrà utile il lavoro che abbiamo fatto in modo da massimizzarne gli effetti – conclude la Peis’.

L’evento, come anticipato, è online ed è organizzato sulla piattaforma ZOOM. Per partecipare è possibile cliccare sul link:

https://zoom.us/j/3202695769?pwd=U2JXUVRIMWJVMkRYV1B0UGxDVU9pUT09urly.it/3cyzb oppure inserire i seguenti dati di accesso:

ID riunione: 320 269 5769

Passcode: 489573

La presentazione è rivolta a famiglie, scuole, associazioni e tutte le realtà che sono coinvolte in processi di mediazione linguistica. I Vademecum possono essere messi a disposizione di altri enti che quindi possono beneficiare di un documento utile nel diffondere le informazioni legate alla scuola dell’infanzia. 

Per maggiori informazioni, si può visitare la pagina Facebook Io Sto Bene Qui… In Montagna! o scrivere a covcomunicazione@diaconiavaldese.org

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