Servizio Adulti
e Territorio
Via Angrogna 20 – 10066 Torre Pellice
Servizio Adulti
e Territorio
Via Angrogna 20 – 10066 Torre Pellice
La persona al centro, l'équipe al fianco
Il Servizio Adulti e Territorio (SAT) nasce nel 2017 ed è rivolto a persone portatrici di problematiche multifattoriali: famiglie fragili che hanno una persona con una patologia oncologica, persone con un passato di dipendenza da sostanza (alcol o droga) o da gioco, persone con disabilità e ridotta autonomia, persone in difficoltà lavorativa ed economica, persone portatrici di particolari situazioni psicologiche, sanitarie e sociali che ostacolano lo sviluppo, il raggiungimento ed il mantenimento di una autonomia personale.
Adultità
Con il concetto di adultità, e quindi l’insieme delle caratteristiche e delle condizioni che definiscono e caratterizzano la persona adulta, il SAT rivendica il diritto di tutte le persone di poter compiere una determinata maturazione psicologica e affettiva ed essere percepite e trattate come adulte. Questa fase di transizione molto delicata, vede l’acquisizione delle capacità di autodeterminarsi, fare scelte consapevoli, assumersi delle responsabilità e determinate libertà, portando quindi allo sviluppo di un’identità autonoma e stabile, una sua separazione e individuazione dalle persone adulte di riferimento, una gestione autonoma del proprio tempo, l’acquisizione della capacità di rivestire uno o più ruoli nei vari contesti di vita, una elaborazione di un personale percorso affettivo, sessuale e familiare, l’acquisizione della capacità di avere un’occupazione o un ruolo funzionale nella società, essere in grado di abitare fuori casa senza genitori, creare relazioni con i pari, continuare a investire nella propria crescita personale e intellettuale, vivere in modo indipendente, costruire relazioni positive con la comunità, raggiungere un benessere psicologico (Linda Taraborrelli, 2018). Specialmente rispetto alle persone adulte con disabilità, diventa quindi fondamentale superare l’approccio infantilizzante e di accudimento protettivo che non consente in primis questa complessa transizione, e immaginare percorsi di sviluppo in cui opera intelligentemente un sistema di supporti idoneo a garantire e a generare nelle persone un buon funzionamento bio-psico-sociale.
Autodeterminazione
L’autodeterminazione è il potere di scegliere in modo autonomo e consapevole, valorizzando la propria libertà e autonomia nei processi decisionali. Essa costituisce un pilastro fondamentale nell’ambito dello sviluppo personale e sociale.
Nella nostra società, riuscire ad applicare questo diritto in maniera estesa non è così scontato, specialmente per le persone con difficoltà. Il SAT lavora soprattutto affinché sia garantito il diritto a partecipare, autodeterminarsi, autorappresentarsi, a compiere le proprie scelte e ad avere tutti i supporti necessari per poter esercitare questi diritti (come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, 2006). È il contesto stesso che spesso rende impossibile l’applicazione di questi diritti, riteniamo perciò fondamentale un cambio di paradigma culturale che porti gli ambienti in cui viviamo a ripensarsi e modificarsi in modo da non rappresentare barriere materiali o immateriali per nessun individuo.
Biodiversità
Gli umani, infatti, sono solo una delle specie viventi presenti sulla Terra. È importante ricordarlo sempre e riconoscere che il diritto ad abitare il pianeta è uguale per tutte le specie, indipendentemente dalla loro utilità percepita o attrattiva per l’uomo. Maggiormente la biodiversità, e la neurodiversità, sono rispettate e incoraggiate, più l’ecosistema è stabile, adattabile e sostenibile (per maggiori approfondimenti: clicca qui)
Progetto individualizzato
Il SAT contribuisce a costruire con le beneficiarie/i percorsi non standardizzati; questo è possibile perché le persone segnalate vengono prese in carico indipendentemente dalla “diagnosi”, facendo insieme una valutazione sulla situazione attuale e sugli obiettivi da raggiungere. Il SAT accoglie infatti persone che presentano problematiche differenti, evitando così di uniformare gli interventi standardizzandoli per tipologia di problematica, centrando l’attenzione sulla costruzione di progetti di vita indipendente.
L’obiettivo per un’adultità possibile è perseguibile solo se si tiene alta l’attenzione alla pianificazione di un progetto che contempli il maggior grado di indipendenza possibile. Il SAT contribuisce, con le sue competenze ed esperienza ed in rete con i Servizi e gli altri stakeholders, alla costruzione di progetti individualizzati sartoriali sulla persona, messa al centro e partecipe, sostenendola rimanendo al suo fianco. Si co-costruiscono dunque percorsi di avvicinamento al mondo del lavoro ed emancipazione dalla famiglia di origine ove necessario, il tutto in linea con gli interessi personali, affettivi e lavorativi del soggetto, per consolidare sempre più la propria identità personale. L’indipendenza ricercata implica una situazione in cui una persona cessa di essere sottomessa all’autorità di altri soggetti, consentendo possibilità di fare, scegliere e anche sbagliare e vivere dei fallimenti (come parte della vita di ciascuno di noi). Allo stesso modo ricercare e co-costruire una rete di supporto per relazioni di interdipendenze e vincoli vissute in maniera positiva, perché nessun essere umano è in autogestione completa (Elena Bortolotti, 2017), al contrario è importante appartenere a una comunità ed avere un ruolo al suo interno utile allo sviluppo della stessa (concetto di vita operosa, Andrea Canevaro). Ed è proprio anche con la comunità che il SAT si propone di lavorare, per aiutare il contesto a modificarsi in un’ottica maggiormente inclusiva e di arricchimento reciproco.
Welfare di comunità
Il Welfare di comunità è un approccio che coinvolge privati, associazioni e istituzioni per offrire supporto a condizioni di fragilità individuale, un modello collaborativo e partecipato che si basa sul valore condiviso e sulla prossimità umana. Alla base di queste esperienze vi è l’idea che facendo leva sulle risorse (economiche, di tempo, di cura, di competenza) delle famiglie e delle comunità e mettendole in dialogo tra loro, si produca qualcosa di più della somma dei singoli elementi (Sergio Pasquinelli, 2018). Questo perché i beni e i servizi scambiati sono beni relazionali, cioè sono capaci di modificare le relazioni tra i soggetti coinvolti, relazioni significative e pronte ad evolversi attivando nuove forme di fiducia, di reciprocità, di responsabilità condivisa.
Si chiama Welfare di comunità proprio perché promuove un’etica della responsabilità e sviluppa il senso della comunità, generando una protezione sociale degli individui e dei beni comuni. In questo senso, il Welfare di comunità è fortemente territoriale, poiché mette al centro del dibattito i bisogni locali e favorisce la collaborazione tra i numerosi stakeholders di un determinato territorio.
Il SAT in questo ambito ha promosso esperienze tanto diverse come: l’agricoltura sociale, la community care, le pratiche di mutualismo, i modelli di cohousing, i servizi di prossimità solidale, il welfare aziendale.
Lavoro di rete
Il lavoro sociale di rete consiste nella gestione/facilitazione di interazioni complesse finalizzate alla soluzione di problemi di vita. Creare la rete sociale intorno al disagio sociale, evita che la sofferenza si trasformi in emarginazione.
Di conseguenza bisogna pensare e realizzare Servizi innovativi in condivisione con le famiglie e i beneficiari diretti, in un’ottica di cittadinanza attiva e impegno civico, che si traduce in un riconoscimento di un ruolo sociale nella comunità. Per fare tutto questo una strada percorribile è quella di cerca di creare alleanze (il SAT lo fa attraverso un approccio sistemico) definendo insieme obiettivi e condividendo le responsabilità.
Con un approccio rivolto al Progetto di vita è necessario un ampliamento di orizzonte rispetto agli “attori” formali e informali di questo processo. È coinvolta la famiglia della persona con difficoltà, e anche le Istituzioni e i Servizi (sociosanitari, sociali, per l’impiego, educatori, ecc.), le risorse relazionali informali della rete familiare (parenti, amici, ecc.), le risorse associative, ricreative e culturali di un territorio e di una comunità, i vicini di casa, i negozianti, il barista, ecc., per un ampliamento delle alleanze e degli ecosistemi di vita (Dario Ianes, 2005).
Obiettivi
L’obiettivo del Servizio, composto da un’équipe multiprofessionale, è quello di creare insieme alla persona e ai servizi socio sanitari coinvolti un percorso di sostegno temporaneo improntato su:
- case management
- personalizzazione, flessibilità ed integrazione dei percorsi di autonomia
- politiche attive del lavoro
- counselling sistemico relazionale
- educazione ai consumi ed al bilancio familiare
Il SAT promuove progetti di comunità, per favorire l’autodeterminazione, l’indipendenza e la libertà di scelta. La persona è vista nel suo complesso, specialmente in situazioni in cui si intrecciano livelli multipli di disuguaglianza e discriminazioni intersezionali.
Il Servizio Adulti e Territorio ha sede amministrativa in via Angrogna 20 a Torre Pellice (TO) e opera in modo privilegiato, ma non esclusivo, in Val Pellice, nelle Valli Chisone e Germanasca e nel Pinerolese e sul territorio dell’ASL TO3.
Il SAT porta avanti le seguenti attività:
1. Progetti locali e di comunità
Il SAT promuove nel territorio del pinerolese progetti che coinvolgano la cittadinanza attraverso processi partecipati basati su rapporti di confronto e di cooperazione, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli individui e del tessuto sociale:
- Progetto Protezione Famiglie Fragili (PPFF): supporto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie che sono in una condizione di fragilità;
- Progetti di Agricoltura Sociale (AS) e di orti sociali: inserimento nelle aziende agricole e negli orti sociali di persone con fragilità diverse sia a scopo lavorativo che socializzante;
- Montagnaterapia: approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio educativo finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura e alla riabilitazione di individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità, attuato attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna;
- Welfare di comunità: sperimentazione di reti di servizi uniti in processi collaborativi con i cittadini;
- Promozione di progetti sul territorio che sostengono la creazione di reti di servizi pubblici, enti del terzo settore, aziende e cittadini;
- Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
2. Attivazioni abitative
Promuovere nuove forme dell’abitare, sia progetti di vita indipendente a livello individuale, sia di convivenza a piccolo gruppo, in base alle caratteristiche dei destinatari e la loro compatibilità. Valutare la sostenibilità economica e gestionale nel tempo, immaginare possibili evoluzioni o trasformazioni del progetto.
- La comunità di risocializzazione e reinserimento “il Foyer” Angrogna (TO);
- Appartamenti di social housing a Torre Pellice (TO) e a Pinerolo (TO);
- Un appartamento per interventi individuali territoriali, ubicato a Pinerolo (TO)
- Un appartamento dedicato al progetto del Ser.D “un tetto per tutti”, ubicato a Pinerolo (TO);
- Tre appartamenti dedicati a persone segnalate al Tavolo Emergenza Abitativa dai servizi (C.I.S.S., Ser.D, CSM, ufficio casa del Comune di Pinerolo), ubicati a Pinerolo (TO) e a Pomaretto (TO).
3. Prese in carico individuali territoriali e domiciliari
- Interventi sul territorio rivolti a persone con difficoltà, pianificati in rete e collaborazione coi Servizi, all’interno dei progetti individualizzati co-progettati e volti all’autodeterminazione, indipendenza e adultità;
- Interventi di monitoraggio e valutazione dei progetti di attivazioni abitative;
- Attivazioni lavorative e promozione di un ruolo adulto, attivo e generativo all’interno della società: occupazioni lavorative vere e proprie, progetti di inserimento lavorativo retribuito, progetti educativi di inserimento in realtà lavorative, stages o tirocini, esperienze di volontariato, di impegno civico e di cittadinanza attiva.
4. Progettazioni e prese in carico private
Il SAT ha la possibilità di prendere in carico progetti individualizzati in regime privato.
Progetti in corso
Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito oncologico
Focus on context
AltreMenti
Percorsi di autonomia per persone con disabilità
Housing first
Insieme si va
Energia pulita e condivisa a Buonanotte (Angrogna)
Terre da tasté
Progetti già realizzati
Disvela-Menti
Rassegna di linguaggi divergenti
Tutti a bordo!
Verso la comunità amica per la disabilità
Agricoltura di comunità
Foyer: una comunità per la comunità
Obiettivo 5
Me Too
We care 2
We care 1
Équipe
Responsabile di servizio
Coordinatrice
segreteria / supporto comunicazione
Progettista
educatori/trici
operatori/trici socio sanitari/e
OPERATORE SOCIALE
Psiconcologa
Persone di riferimento
Paola Paschetto
Responsabile di servizio
Sarah Piras
Coordinatrice progetto Servizio
Iniziative
YELLOW, uno spettacolo a sostegno del PPFF
Venerdì 25 ottobre è in scena al Teatro Incontro di Pinerolo lo spettacolo Yellow a sostegno del Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito oncologico. Torre Pellice, ottobre 2024 - Il Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito oncologico (PPFF) torna sul...
YOGA E APERITIVO NEL PARCO
Venerdì 28 giugno il benessere incontra la solidarietà nella splendida cornice del parco dell’Hotel Barrage Proseguono le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi che il Servizio Adulti e Territorio della Diaconia Valdese – Servizi Salute porta...
A Natale Sostieni il PPFF!
Anche quest’anno è possibile fare regali solidali a favore del Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito Oncologico – Distretto Pinerolese Torre Pellice, dicembre 2023 - – È stata lanciata una nuova campagna natalizia a sostegno del PPFF, progetto portato...
‘La Classe’
Lo spettacolo teatrale a favore del PPFF Venerdì 24 novembre, la compagnia teatrale Voci Erranti è in scena al Teatro Incontro di Pinerolo con lo spettacolo ‘La Classe’ a sostegno del Progetto Protezione Famiglie Fragili in ambito oncologico. Torre Pellice, novembre...
La pellicola ‘Neurotypical’ chiude gli appuntamenti con DisvelaMenti – Rassegna di linguaggi divergenti
Ultimo appuntamento con Disvela-Menti. Rassegna di linguaggi divergenti, il progetto finanziato da Fondazione CRT all’interno del bando VivoMeglio 22. Pinerolo, settembre 2023 - “Neurotypical” è la proiezione gratuita in...
5° Giornata Regionale del PPFF
Martedì 26 settembre vieni a sostenere il progetto! Torre Pellice, settembre 2023 - Martedì 26 settembre si celebra in Piemonte e Valle d’Aosta la quinta Giornata Regionale del Progetto Protezione Famiglie Fragili in Ambito Oncologico (PPFF), ideato e voluto dalla...
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IL SAT RICERCA UN EDUCATORE/ EDUCATRICE
Il Servizio Adulti e Territorio - Diaconia Valdese ricerca un/a nuovo/a collega educatore/trice. La nuova risorsa sarà inserita con un contratto a tempo determinato full time (38 ore). Requisiti richiesti: - titolo di Laurea in Scienze dell'Educazione (o titolo...
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