LETTERA PRESIDENTE CIRIO_ 4 dicembre 2020

7 Dic 2020

Pinerolo, 4 Dicembre 2020

Preg.mo
Presidente della Giunta Regionale
Dott. Alberto CIRIO
presidenza@regione.piemonte.it
gabinettopresidenza-giunta@cert.regione.piemonte.it
E p.c. Preg.mo
Prefetto di Torino
Dott. Claudio PALOMBA
prefettura.torino@interno.it
protocollo.prefto@pec.interno.it
Preg.ma
Prefetto di Cuneo
Dott.ssa Fabrizia TRIOLO
gabinetto.prefcn@pec.interno.it

   Oggetto: grave crisi delle strutture per anziani e disabili.

L’assenza di risposte alle nostre precedenti richieste di incontro e la mancanza di provvedimenti adeguati alla grave crisi del nostro settore, ci impone questa ulteriore comunicazione.

Oltre a vedere ignorate le numerose richieste di aiuto – nostre e delle diverse Associazioni di
Categoria – riscontriamo una palese disparità di trattamento e di attenzione, non solo rispetto ad altri
settori economici, ma anche in confronto agli interventi di altre Regioni a sostegno delle residenzialità per
anziani e disabili. Ricordiamo, ad esempio, che tutte le spese per i dispositivi di protezione nella Regione
Veneto sono a carico delle ASL e che, di recente, il Consiglio Regionale della Lombardia ha stanziato la
somma di 250 milioni di euro a favore delle case di riposo lombarde.
Tutto questo ci fa ritenere che la Sua Giunta ignori la drammaticità della situazione in cui versano
le RSA piemontesi e i gravi e imminenti rischi per la tenuta della rete socio-assistenziale, con pesanti
ricadute sulle fasce più fragili della popolazione e nei livelli occupazionali.
Come già evidenziato nella nostra precedente comunicazione del 2 novembre scorso,
rappresentiamo direttamente n. 84 strutture; la loro sopravvivenza, oltre a garantire accoglienza ed
assistenza nei nostri territori per complessivi n. 5.735 posti letto, offre occupazione a n. 4.123 lavoratori.
Ribadiamo nuovamente che le enormi difficoltà di gestione dell’emergenza sono andate ad
aggravare la situazione già deficitaria delle strutture, evidenziando l’acuirsi progressivo ed ormai
insostenibile dei seguenti problemi:
                    – La riduzione degli inserimenti di ospiti convenzionati, particolarmente evidente e ingiustificabile                        nell’anno in corso;
                    – L’inadeguatezza delle tariffe, ferme alla DGR 85-6287 del 2 agosto 2013;
                    – L’inadeguatezza della DGR 45-4248/2012 nel rispondere ai bisogni sanitari e assistenziali degli
                      anziani che, rispetto alla previsione normativa, sono notevolmente mutati;
                    – La difficoltà nel reperimento del personale infermieristico e assistenziale, amplificata
                      dall’arruolamento massivo da parte dell’Ente Pubblico.

Ci preme inoltre sottolineare l’evidente iniquità dei criteri utilizzati dalla Regione Piemonte per il
rimborso dei maggiori oneri per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture
residenziali sociosanitarie e sanitarie. In riferimento alla D.G.R. n. 1 – 2252 del 10 novembre 2020,
segnaliamo quanto segue:

1. Mentre viene riconosciuto in premessa che “l’utilizzo dei DPI negli ambiti presi in
considerazione non costituisce solo uno strumento di protezione individuale ma ha una
più ampia finalità di protezione collettiva e di controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 e,
quindi, ad esso deve essere riconosciuta una indubbia valenza sanitaria, come previsto
dallo stesso Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2020 Rev. 2; e ritenuto che pertanto la spesa
debba gravare interamente a carico del fondo sanitario regionale”, il riconoscimento
economico di carattere straordinario a sostegno delle spese sostenute viene
riconosciuto esclusivamente in riferimento agli ospiti in convenzione (con implicito
invito alle strutture a rivalersi sugli ospiti non in convenzione?);

2. I valori di riferimento per il rimborso giornaliero sono abbondantemente
sottodimensionati rispetto ai costi effettivamente sostenuti;

3. Le differenze tra le tipologie (in particolare tra anziani e disabili in RSA) non corrispondono
ad una reale differenza nel fabbisogno effettivo;

4. Per garantire adeguata disponibilità di DPI (come peraltro previsto dal Piano “COVID 2”
per i Presidi Socio-Sanitari trasmessoci dalle ASL di riferimento), gli ordini di fornitura
avvengono costantemente: riteniamo pertanto ingiusta l’inammissibilità a rimborso delle
fatture relative a periodi non coincidenti con i periodi indicati per le due tranches o pagate
in tempi diversi.Per quanto sinteticamente sopra richiamato chiediamo che anche la Regione Piemonte provveda
a farsi carico dell’intera spesa per i DPI per tutti i posti autorizzati come residenzialità, indipendentemente
dalla fascia assistenziale e dal convenzionamento; che provveda, altresì, allo sblocco dei
convenzionamenti – dando eventuale priorità alle persone già inserite in RSA ed in graduatoria U.V.G. –
e ad uno stanziamento urgente ed indifferibile a sostegno delle strutture, per il danno che hanno subito
e continuano a subire a causa del mancato introito delle rette conseguente alla riduzione degli
inserimenti.
Confidando in un rapido e concreto riscontro, porgiamo i nostri migliori saluti

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